Prorogata per l’esercizio 2024 la possibilità di non svalutare i titoli dell’attivo circolante
Il regime derogatorio che consente ai soggetti OIC di evitare la svalutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante al valore di mercato si applica anche all’esercizio 2024. A stabilirlo è un decreto del MEF del 23.09.2024.
La disciplina di riferimento è contenuta nell’art. 45 comma 3-octies ss. del DL 73/2022. In sintesi, i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali possono valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al valore risultante dal bilancio precedente, anziché al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato (come ordinariamente previsto dall’art. 2426 c. 1 n. 9 c.c.), fatta salva l’ipotesi in cui la perdita abbia carattere durevole.
I titoli iscritti nell’attivo circolante sono, quindi, equiparati, ai fini valutativi, ai titoli immobilizzati.
La disposizione è stata originariamente introdotta con riferimento all’esercizio in corso al 22 giugno 2022 in considerazione dell’eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari, che rende inattendibili i valori espressi dal mercato, e successivamente estesa all’esercizio 2023 dal DM 14 settembre 2023.
Le imprese che si avvalgono della facoltà di non svalutare i titoli destinano a riserva indisponibile utili di ammontare corrispondente alla differenza tra i valori registrati in applicazione della deroga e i valori di mercato rilevati alla data di chiusura del periodo di riferimento, al netto del relativo onere fiscale. In caso di utili di esercizio di importo inferiore a quello della suddetta differenza, la riserva è integrata utilizzando riserve di utili o altre riserve patrimoniali disponibili o, in mancanza, mediante utili degli esercizi successivi.
Si ricorda, da ultimo, che, per le imprese diverse da quelle assicurative, le modalità attuative contabili del regime derogatorio sono state disciplinate, in applicazione dell’art. 45 comma 3-novies del DL 73/2022, dall’Organismo italiano di contabilità mediante il documento interpretativo 11.