Nuove regole di compliance INPS: opportunità e vantaggi per le aziende
Dal 1° settembre 2024, vengono introdotte nuove regole di compliance per migliorare la trasparenza e la collaborazione dell’INPS con le aziende. Queste misure mirano a ridurre l’evasione contributiva e a semplificare il rapporto tra l’Istituto e i datori di lavoro.
L’art. 30 del DL 19/2024 istituzionalizza l’attività di compliance dell’INPS, avviando un progetto che coinvolge sia la Direzione Centrale Risk Management, Compliance e Antifrode, sia le strutture periferiche dell’Ente. A partire dal 1° settembre 2024, l’INPS metterà a disposizione delle aziende e dei loro intermediari le informazioni rilevanti per la determinazione degli obblighi contributivi, stimolando l’assolvimento spontaneo di tali obblighi.
Le aziende riceveranno lettere di compliance contenenti gli elementi su cui l’INPS basa le sue pretese, permettendo loro di interloquire e segnalare eventuali discrepanze. Questo nuovo approccio mira a ridurre il contenzioso e offre un regime sanzionatorio più favorevole per chi aderisce alle richieste dell’INPS. In caso di omissione contributiva, la sanzione sarà pari al Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR), attualmente al 4,5%, mentre per l’evasione contributiva la sanzione sarà maggiorata di 5,5 punti.
Inoltre, il versamento dei contributi potrà avvenire anche in forma rateale, con una durata massima di 24 mesi direttamente dall’INPS o di 36 mesi su autorizzazione del Ministero del Lavoro.
In caso di mancato adempimento dopo la lettera di compliance, l’INPS procederà alla notifica dell’importo dovuto con l’applicazione delle sanzioni previste.
Queste nuove regole rappresentano un’opportunità per le aziende di regolarizzare la propria posizione contributiva con sanzioni ridotte, migliorando al contempo la trasparenza e la collaborazione con l’INPS.