
La Direttiva UE 2025/25, entrata in vigore il 30 gennaio 2025, introduce significative innovazioni nel diritto societario, con l'obiettivo di migliorare la trasparenza e facilitare l’uso degli strumenti digitali nei registri delle imprese.
Modificando l’assetto introdotto con le direttive 2009/102/CE e (UE) 2017/1132, la normativa punta a una maggiore affidabilità e accessibilità delle informazioni societarie, agevolando la fiducia nel mercato interno e semplificando le operazioni transfrontaliere attraverso l’interconnessione dei registri delle imprese (Business Registers Interconnection System - BRIS).
Principali innovazioni della Direttiva
- Controllo preventivo degli atti societari. La direttiva introduce un controllo preventivo di legalità sugli atti costitutivi e sugli statuti delle società di capitali e di persone, che potrà avvenire in forma amministrativa, giudiziaria o notarile. Questo controllo mira a garantire la conformità ai requisiti formali e sostanziali previsti dal diritto nazionale, includendo la verifica della presenza delle indicazioni obbligatorie e la correttezza dei conferimenti in denaro o in natura.
- Estensione dell’obbligo di pubblicità delle informazioni societarie. La direttiva amplia le informazioni soggette a obbligo di pubblicità nei registri delle imprese, includendo:
- L’oggetto sociale, descritto attraverso il codice NACE (o codice ATECO per l’Italia), se previsto dal diritto interno.
- Per le società di persone commerciali, l’obbligo di pubblicità di documenti e dati specifici, come la denominazione, la forma giuridica, la sede sociale, le generalità di soci, amministratori e liquidatori, nonché eventuali provvedimenti di scioglimento o nullità della società.
- Certificato UE delle società. I registri delle imprese potranno rilasciare un certificato elettronico con valore probatorio sufficiente per attestare la costituzione della società e le informazioni essenziali in esso contenute. Il certificato sarà disponibile gratuitamente almeno una volta all’anno e autenticato tramite servizi fiduciari.
- Procura digitale dell’UE La direttiva introduce una procura digitale standardizzata per facilitare le operazioni transfrontaliere. Questo strumento, redatto in tutte le lingue ufficiali dell’UE, ridurrà la necessità di apostille e traduzioni, attestando la rappresentanza legale della società con un formato unificato.
- Obblighi informativi per i gruppi societari. Le società madri, siano esse di capitali o di persone commerciali, saranno tenute a redigere e pubblicare bilanci consolidati, accessibili gratuitamente tramite il sistema BRIS, per aumentare la trasparenza dei gruppi societari.
- Potenziamento del sistema di interconnessione dei registri (BRIS) Il sistema BRIS verrà rafforzato attraverso l’integrazione con altri registri europei, quali:
- BORIS, il registro dei titolari effettivi delle società e altri soggetti giuridici (ad es. i trust).
- IRI, il registro delle insolvenze, che permetterà un accesso più rapido alle informazioni su società in difficoltà finanziaria.
- Applicazione del principio "once-only" per le succursali. L’apertura di succursali in altri Stati membri sarà semplificata grazie al principio "una tantum": le società non dovranno ripresentare documenti già disponibili nei registri delle imprese. I dati verranno trasmessi in modo sicuro tra i registri nazionali, senza necessità di certificazione o legalizzazione aggiuntiva.
Tempi di attuazione
Il recepimento della Direttiva è fissato al 31 luglio 2027, consentendo agli Stati membri di adottare le misure necessarie per adeguare i propri sistemi normativi e digitali. L’obiettivo è realizzare una digitalizzazione efficace delle informazioni societarie, mantenendo elevati standard di sicurezza giuridica e tutela degli interessi economici coinvolti.