14 TP

Investimenti sostenibili 4.0 - Attivazione di un nuovo bando finanziato per il Mezzogiorno

19 feb 2025

Il Mimit ha pubblicato un comunicato in Gazzetta ufficiale del 29 gennaio 2025 con cui informa sull’approvazione del decreto ministeriale del 22 novembre 2024 che introduce nuovi aiuti per le Mpmi. L’iniziativa rientra nel Programma nazionale Ricerca innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027 e stanzia oltre 300 milioni.

L’intervento mira a sostenere la crescita delle Pmi nel Mezzogiorno, promuovendo investimenti per la trasformazione digitale e tecnologica. Particolare attenzione è riservata ai progetti che favoriscono efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Per essere ammissibili, i programmi devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi e sostenibili tramite l’uso di tecnologie per aumentare efficienza e flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa.

Il decreto prevede di dare priorità ai programmi che contribuiscono agli obiettivi climatici e ambientali definiti dall’Ue e perseguiti dal PN RIC 2021 – 2027. I programmi ammissibili, non riconducibili alle linee di azione dirette al particolare contributo climatico e ambientale, rientrano nella linea di azione per lo sviluppo delle attività delle Pmi, stimolando investimenti per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione che consentono all’impresa di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’iter di accesso.

Le imprese potranno accedere ai fondi per finanziare immobilizzazioni materiali e immateriali connesse all’innovazione tecnologica e alla transizione ecologica come macchinari, attrezzature e impianti, programmi informatici e licenze, opere murarie fino al 40% del costo, nonché certificazioni ambientali.

Possono beneficiare degli aiuti le Pmi che operano in regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci depositati, in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e che non abbiano effettuato delocalizzazioni negli ultimi due anni. Le imprese devono operare in attività manifatturiere o attività di servizi alle imprese col codice Ateco individuato nel decreto.

I progetti devono prevedere spese non inferiori a 750 mila euro, non superiori a 5 milioni e, comunque, non superiori al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato dall’impresa. O, per imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi.

I programmi devono essere avviati dopo la presentazione dell’istanza. Per data di avvio, il decreto intende la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all’investimento o la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L’acquisto di terreno e i lavori preparatori, come la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità, non sono considerati nell’individuazione della data di avvio.

Il progetto deve prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, con possibile proroga di sei mesi. Il decreto prevede una copertura fino al 75% delle spese suddivisa in un 35% sotto forma di contributo a fondo perduto e un 40% come finanziamento agevolato con restituzione in sette anni a tasso zero. Per le Mpmi prevista una quota del 25% delle risorse.

Le domande andranno presentate sulla piattaforma di Invitalia (che si occuperà anche della fase istruttoria). Il finanziamento sarà concesso a sportello con valutazione in ordine cronologico delle istanze. I termini saranno definiti con un prossimo provvedimento ministeriale del Mimit.

Scarica la circolare completa
Trova un ufficio
I nostri uffici