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In dirittura d’arrivo l’obbligo di stipula delle polizze contro le calamità naturali
Restano ormai circa 45 giorni per le imprese di tutte le dimensioni e categorie (salvo alcune eccezioni per il settore dell’agricoltura) per mettersi in regola con l’obbligo di stipulare una polizza contro le calamità naturali (“cat nat”), in particolare alluvioni, frane e terremoti.
Il decreto che deve dare attuazione alla norma prevista dalla legge di Bilancio 2024 è in dirittura d’arrivo. Ha superato l’esame della Corte dei conti - con la relativa registrazione - ed è stato firmato anche dal ministro per la Giustizia. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che probabilmente avverrà a fine mese, per allineare i tempi entro i quali le compagnie assicurative devono essere pronte a sottoscrivere polizze catastrofali nel rispetto delle nuove regole a quelli previsti dal Milleproroghe. La scadenza ultima prevista in questo veicolo normativo è il 31 marzo e non ci saranno ulteriori slittamenti. Nel decreto i tempi di adeguamento consentiti sono stati ridotti da 3 mesi a 30 giorni: dunque la pubblicazione in Gazzetta a fine febbraio eviterebbe scollature temporali tra legge e decreto.
La stipula delle polizze assicurative si applica specificamente ai beni patrimoniali classificati come immobili, impianti e macchinari, come indicato nell’articolo 2424 del Codice Civile (voce B-II, numeri 1), 2) e 3)). Ciò significa che le aziende dovranno stipulare polizze per proteggere i beni immobili ovvero terreni e fabbricati, i macchinari e le attrezzature industriali e commerciali dagli eventi catastrofici.
La legge non prevede un obbligo esplicito per le attività produttive; è stabilito, però, che una copertura sulle “cat nat” è condizione per accedere a incentivi, aiuti o garanzie pubbliche, anche quelli sui prestiti erogate dal fondo per le Pmi.