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Credito d’imposta “Transizione 5.0” : incentivi per la transizione energetica e digitale

Andrea Dalla Verde 6 ago 2024

Si ricorda che il piano Transizione 5.0, incluso nel più vasto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), offre incentivi per le imprese che realizzano investimenti in progetti di efficientamento energetico capaci di generare un risparmio di energia di almeno il 3% rispetto ai consumi pregressi, prevedendo bonus aggiuntivi per risparmi più consistenti.

Detti incentivi, disciplinati dall’art. 38 del D.L. n. 19/2024, liquidati sotto forma di crediti di imposta, comportano un credito minimo pari:

  • al 35% del costo per gli investimenti fino ad un massimale di spesa pari a 2,5 milioni;
  • al 15% del costo per gli investimenti che registrano spese da 2,5 a 10 milioni di euro;
  • del 5% del costo degli investimenti nel caso di spesa eccedente i 10 milioni di euro ed entro i 50 milioni. 

Tutte le percentuali sopra evidenziate possono essere aumentate fino ad un massimo del 45% nel caso in cui si registri la riduzione dei consumi energetici superiori a quelle standard del 10%.

Di seguito alcune delle novità emerse dall’analisi della nuova normativa:

  1. Utilizzo del credito: Contrariamente a quanto previsto per i precedenti crediti, il credito 5.0 può essere utilizzato tutto in un’unica volta. Il termine di utilizzo è il 31 dicembre 2025
  2. Prenotazione del credito: In aggiunta alla comunicazione preventiva da effettuarsi al GSE prima di sostenere le spese, è necessario effettuare una seconda notifica entro 30 giorni dalla data di prenotazione del credito di imposta, dimostrando di aver effettuato l’ordine del materiale e di aver pagato una somma pari almeno al 20% del totale dovuto.
  3. Asseverazione: Si rende necessario richiedere una asseverazione dei costi effettivamente sostenuti da parte del proprio di revisore legale. Nel caso in cui in credito 5.0 sia richiesto da soggetti non aventi l’obbligo della revisione legale, le spese sostenute per l’asseverazione richiesta dalla normativa vanno ad incrementare l’importo su cui chiedere il contributo, fino ad un massimo pari ad euro 5.000.

Si ricorda, infine, che i sopracitati incentivi sono da ritenersi validi sia per gli investimenti che efficientano la produzione, sia per quelli in impianti di energia rinnovabile. 

 

Si riporta qui di seguito una check list dei documenti e degli adempimenti del bonus Transizione 5.0:

  1. Comunicazione preventiva con le informazioni sul progetto;
  2. Certificazione tecnica ex ante che dimostri l’entità della riduzione dei consumi ottenibile tramite gli investimenti;
  3. Comunicazione periodica, relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione;
  4. Comunicazione finale attestante il completamento del progetto di innovazione;
  5. Certificazione ex post che confermi l’effettiva riduzione del consumo energetico ottenuto;
  6. Perizia asseverata (o dichiarazione resa dal legale rappresentante ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro) attestante che beni acquistati sono stati interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
  7. Certificazione contabile sull’effettivo sostenimento delle spese ammissibili

 

Da ultimo si sottolinea che gli investimenti devono essere stati avviati dopo il 1° gennaio 2024 (così come specificato dal decreto attuativo in via di pubblicazione) e devono essere completati entro il 31 dicembre 2025

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